Tra i tanti fattori che possono influenzare in positivo o in negativo la popolarità di un negozio e le vendite dei prodotti, vi è senza dubbio l’illuminazione. La scelta delle luci giuste, nella disposizione, nella quantità e nei colori, è infatti fondamentale per raccontarsi al meglio e fare la giusta impressione sul cliente, trasmettere tutto il valore di quello che gli si vuole proporre.
Partiamo dalle basi: è dimostrato che negozi male illuminati vendono di meno e perdono l’interesse dei clienti. Non esiste, tuttavia, una regola o un set di prescrizioni universali: tutto dipende dal proprio settore merceologico, dall’ampiezza del locale, dalla quantità di prodotti esposti e di arredi presenti.
In base all’architettura del negozio, infatti, si potranno prediligere faretti a incasso, su binari o lampade a soffitto. In base alla natura della merce, invece, si sceglieranno toni più o meno caldi. Più grande sarà il locale, infine, più potenti dovranno essere le fonti di luce: nessun prodotto deve essere nascosto dall’ombra.
Prendiamo come esempio un negozio di abbigliamento con appenderie: tra i modi più efficaci di illuminare i capi, rientra senza dubbio il binario a soffitto. Bisogna fare attenzione, però, che illumini al meglio il prodotto, e che quindi la luce non sia diretta dall’alto: finirebbe per illuminare solo gruccia e spalle. La luce di taglio, quindi, dall’alto e laterale, è la più efficace.
Prodotti più piccoli e posti sugli scaffali, come borse, scarpe o altri accessori, beneficeranno invece di una luce aggiuntiva sotto (o sopra) la mensola, e di uno sfondo illuminato che li valorizzi (chiaro o scuro, in base ai colori del prodotto).
Provare un vestito è una parte fondamentale del processo d’acquisto, e la luce sbagliata può influenzare la decisione di comprarlo o rimetterlo sulla gruccia.
In linea generale, le luci dei camerini devono essere diffuse, morbide, in modo da attenuare i chiaroscuri, ammorbidire le ombre, minimizzare tutti quelli che un cliente potrebbe percepire come i propri difetti.
Vanno quindi evitate le luci troppo intense e provenienti da una sola direzione, in genere dall’alto: molto meglio andranno dei led posti dietro e di lato allo specchio, rinforzati da un faretto a soffitto. È inoltre fondamentale che le luci siano neutre, bianche, per non alterare la percezione dei colori sia del vestito, sia della pelle.
L’illuminazione di una vetrina deve fare i conti con due aspetti fondamentali: lo spazio a disposizione (altezza e profondità) e la luce del sole.
Vetrine con l’illuminazione dall’alto, le più comuni, dovranno giocare sulla profondità, in modo che prodotti più in alto (che vanno posizionati su piani più lontani) non oscurino quelli più in basso.
Di giorno, inoltre, l’illuminazione della vetrina dovrà essere tale da poter contrastare la luce del sole e i riflessi della vetrata, permettendo sempre al prodotto di essere protagonista.
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